Bio-chronology of pleistocene vertebrate faunas of Sicily and correlation of vertebrate bearing deposits with marine deposits

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 16(1bis), 2003, 107-114
Autore/i:
Laura BONFIGLIO, Cipriano DI MAGGIO, Antonella Cinzia MARRA, Federico MASINI & Daria PETRUSO
Abstract:

The rich Pleistocene fossil record of Sicily allowed the construction of a fairly detailed bio-chronological frame that is dated by correlation of vertebrate bearing deposits with marine deposits by geochemical and radiometric dating too. Actually, an important category ofdeposits is representative of transitional and neritic environments, frequently associated with a lagoon or swamp. Limnic deposits relatedto small freshwater basins also occur, often in relation to coastal and fully marine deposits. Numerous relationships have been found between the vertebrate bearing deposits and marine deposits, which can be correlated with the δ18O isotopic record and the main palaeogeographic events in Sicily. At present five Faunal Complexes (F. C.), characterised by the occurrence of different taxa, have been recognised. The two older Faunal Complexes (Monte Pellegrino F.C., Elephas falconeri F. C.) include taxa with differently marke dendemic features.Where correlated with marine sediments, the assemblages of the Elephas falconeri F. C. are associated with deposits dated earlyMiddle Pleistocene (Comiso, Spinagallo cave, San Vito Lo Capo peninsula).In the younger F.C’xes (Elephas mnaidriensis F.C., S. Teodoro cave-Pianetti F.C., and Castello F. C.) faunal composition is becoming more similar to that of the southern Italian peninsula and denotes that temporary connections with southern Italy occurred. Where correlatedwith sediment of marine environments, the assemblages of the E. mnaidriensis Faunal Complex are associated with deposits dated as late Middle Pleistocene and/or Late Pleistocene (S.Ciro cave, Maddalena peninsula, Contrada Cacaladritta, Cape Peloro,Contrada Fusco, Coste di Gigia, Scodonì, San Vito Lo Capo peninsula). The most likely time interval for the two Faunal Complex seems to be, respectively, from stage 22 to younger not defined oscillations of the oxygen isotope curve (Elephas falconeri F.C.) andfrom early stage 6 to early stage 4 of δ18O isotopic record (Elephas mnaidriensis F. C.).

La ricca documentazione di vertebrati pleistocenici della Sicilia ha permesso la costruzione di una dettagliata scala bio–cronologica,datata mediante correlazioni tra i depositi a vertebrati e depositi marini e mediante datazioni geochimiche e radiometriche. I depositi avertebrati oltre che in ambiente di grotta, sono contenuti in depositi di ambiente neritico e di transizione, spesso associati ad ambientipalustri e/o salmastri. Frequentemente i resti di vertebrati sono contenuti in depositi limnici relativi ad ambienti di piana costiera a lorovolta correlati con depositi francamente marini. Sono stati rinvenuti numerosi rapporti tra depositi a vertebrati e depositi marini correlabilicon la curva degli isotopi stabili dell’ossigeno (δ18O) e con i maggiori eventi paleogeografici pleistocenici dell’isola. Sono stati riconosciuti cinque Complesi Faunistici (C.F.) caratterizzati da differenti associazioni faunistiche. I due complessi faunistici più antichi (C. F. diMonte Pellegrino e C. F. a Elephas falconeri), includono taxa a endemismo di entità differente. I depositi contenenti le associazioni faunistichedel C. F. a Elephas falconeri sono correlabili a depositi marini della base del Pleistocene Medio (Comiso, Grotta di Spinagallo,Penisola di San Vito Lo Capo).Nei complessi faunistici più recenti (C. F. a Elephas mnaidriensis, C. F. Grotta di S. Teodoro- Pianetti e C. F. di Castello) la composizione delle associazioni faunistiche diventa sempre più simile a quella dell’Italia peninsulare e indica l’esistenza di connessioni temporanee con l’Italia meridionale. I depositi a vertebrati del C. F. a E. mnaidriensis sono correlabili con depositi marini del tardo Pleistocenemedio e/o del Pleistocene superiore (Grotta di S.Ciro, Penisola della Maddalena, Contrada Cacaladritta, Capo Peloro, Contrada Fusco,Coste di Gigia, Scodonì, Penisola di San Vito Lo Capo). L’età più probabile per i due complessi faunistici risulta compresa, rispettivamente,dallo stadio 22 a una oscillazione più giovane, attualmente non definibile della curva degli isotopi stabili dell’ossigeno (δ18O ) (C.F. a Elephas falconeri) e dall’inizio dello stadio 6 all’inizio dello stadio 4 della curva isotopica (C. F. a Elephas mnaidriensis).

Abstract (PDF)

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